giovedì 31 ottobre 2013

Ricchezze al bagno

Un bagno che costa come un appartamento di medie dimensioni? Una tendenza in forte crescita




di Alfiero MASSIMINI*
 
Facendo da molti anni il consulente immobiliare di alta gamma, oramai non mi stupisco più di niente

Neanche quando, all’interno di una importante proprietà di pregio, vedo dei bagni che costano come degli appartamenti di medie dimensioni.

Grandi spazi estremamente luminosi, materiali pregiatissimi, ampie vasche idromassaggio incastonate nel pavimento come se fossero delle pietre preziose, docce emozionali con aromaterapia e cromoterapia, bagni turchi, e addirittura caminetti, TV al plasma, impianti dolby surround e sistemi domotici che automatizzano completamente il bagno per garantire un comfort assoluto.

Rilassarsi in uno di questi bagni dopo una giornata di lavoro diviene un’esperienza unica e impagabile…

Ma come è possibile che un bagno possa arrivare a costare come un appartamento? Non è affatto difficile. Vediamo il perché…

Innanzitutto, la prima voce di costo è rappresentata dalla superficie utilizzata

Ad esempio, ho visto recentemente un appartamento in centro a Milano di circa 400 metri quadri, dei quali circa 140 sono occupati dagli 8 bagni: il bagno padronale ha una superficie di circa 40 metri quadri, quelli delle quattro camere per gli ospiti sono di circa 20 l’uno e i due bagni nell’area living di circa 10 ognuno.

Se provate a calcolare l’incidenza delle superfici occupate dai bagni rispetto al costo totale della casa, vedrete che già il solo corrispettivo economico della superficie occupata consentirebbe di acquistare un appartamento. 

E stiamo parlando soltanto dello spazio occupato… ma quanto possono costare le rifiniture e l’arredamento?

Naturalmente, i materiali utilizzati per le rifiniture hanno una forte incidenza sull’investimento finale. Basti pensare ai marmi, ai graniti, ai travertini, alle ceramiche, per non parlare degli strepitosi mosaici Bisazza (la mia passione). 

Un mio cliente ha in vendita un palazzo del ‘300 al Lago di Garda, per il quale i lavori di restauro sono durati ben cinque anni. Nel bagno padronale ha fatto rivestire un’ampia doccia completamente in mosaico Bisazza, che comprende numerosi inserti in oro 18 carati che compongono un ricercato disegno. Vi lascio immaginare il valore… Sempre nel bagno padronale, questo mio cliente ha fatto posizionare una vasca da bagno in marmo nero, blocco unico da 12 quintali. Per installarla è stato necessario scoperchiare il tetto, calarla con una gru e rifare il tetto.

Ho visto dei bagni che sono delle piccole ‘suite’, con tanto di anticamera, disbrigo, piccolo guardaroba e addirittura angolo bar. Spesso questi ambienti, che conducono al vero e proprio bagno, sono rivestiti da materiali molto preziosi. Un esempio: la tappezzeria veneziana ‘Fortuny’, realizzata ancora oggi a mano su telai del ‘600, che può arrivare a costare oltre i 1000 euro al metro quadro.

Inutile sottolineare che un sofisticato impianto di illuminazione, magari controllato da un sistema domotico, è essenziale in un ambiente finalizzato al relax. 

La scelta è veramente vasta: si va dai faretti sapientemente incastonati nelle contro-soffittature alle fibre ottiche con cromoterapia, dalle luci indirette posizionate nel pavimento e orientate verso le pareti alle lampade con cristalli Swarovski, realizzate anche su misura (ne ho viste un paio che costavano ognuna come un’automobile di piccola cilindrata).

Poi, naturalmente, ci sono i complementi di arredo, che spesso sono costruiti su misura, sono realizzati con materiali di grande qualità e hanno un design estremamente raffinato (ne potete vedere alcuni nelle foto).




E della tecnologia, vogliamo parlare?
 
Oggi sul mercato sono disponibili numerosi trattamenti di idroterapia come, ad esempio, una strepitosa doccia-vapore con massaggio Shiatsu ed effetto pioggia tropicale che può essere personalizzata con essenze profumate e un programma di cromoterapia con varie combinazioni di colori, il tutto rigorosamente automatizzato in modo che ognuno possa caricare le proprie impostazioni preferite semplicemente premendo un pulsante virtuale sullo schermo touch-screen (come fate con i sedili elettrici della vostra automobile utilizzando la funzione “memo”). Alla modica cifra di 30mila euro

E poi mega TV ultra piatti, sofisticati impianti audio, e l’immancabile impianto domotico che consente di controllare facilmente il tutto, anche a distanza. 

Ad esempio, prima di partire dall’ufficio dopo un’intensa giornata di lavoro, potete impostare in remoto la vasca idromassaggio, così al vostro arrivo l’acqua sarà già pronta alla giusta temperatura…

Infine, se lo spazio lo permette, vale sicuramente la pena di realizzare anche una piscina indoor, magari non troppo grande e con generatore di onde, che consente di nuotare controcorrente evitando la scomodità di dover fare avanti e indietro.

Ma, ha senso spendere così tanto per realizzare dei bagni? 

Sì, purché si sostituisca il verbo ‘spendere‘ con in verbo ‘investire‘. Infatti, come consulente immobiliare, confermo che realizzare uno o più bagni di alta gamma, è un metodo decisamente valido per incrementare il valore globale di una dimora di pregio.
 
E poi, diciamoci la verità: visto che stiamo parlando di case da sogno, perché limitarsi? 

Sarebbe come acquistare una splendida Rolls Royce e poi lesinare sugli optional… che senso avrebbe?

Sono certo che quello del benessere sia un tema che suscita l’interesse fra molti di voi, quindi tornerò presto a parlarne. 

Qui, su Il Giornale del Lusso.


*CEO The Art of Livinga.massimini@theartofliving.itwww.villedasogno.netwww.immobilireddito.com 

Questo articolo è stato pubblicato su Il Giornale del Lusso in data 15/02/2012.
Link all'articolo: http://www.ilgiornaledellusso.it/2012/02/15/ricchezze-al-bagno/
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